Operai morti, Flai-Cgil attacca Le famiglie: "Morti di nuovo" da: www.repubblica.it
I quattro persero la vita in un incidente sul lavoro due anni fa, carbonizzati in un oleificio
La vedova di Maurizio Manili: "Sono indignata, mio marito ucciso un'altra volta"
PERUGIA - "Un insulto alla dignità umana" dei quattro operai uccisi. Così commenta il segretario generale della Flai-Cgil, Franco Chiriaco, la decisione della Umbria Olii di chiedere un risarcimento di oltre 35 milioni di euro ai familiari delle quattro vittime dell'incidente sul lavoro avvenuto a Campello sul Clitunno di cui ha riferito oggi Repubblica.
"Rappresenta - ha sostenuto Chiriaco - un vero e proprio accanimento nei confronti di persone che hanno perso i propri cari mentre stavano lavorando. L'iniziativa dell'amministratore delegato della Umbria Olii, a nostro giudizio, altro non è che l'espressione diretta e più bieca del modo di fare impresa nel nostro Paese, basato su un capitalismo aggressivo che fa del profitto fine a se stesso l'unica sua essenza, anteponendolo perfino al dolore delle famiglie dei caduti sul lavoro".
Il segretario della Flai-Cgil ha quindi chiesto "alle istituzioni nazionali e all'opinione pubblica tutta di sdegnarsi energicamente contro questi individui che fanno di una strage sul lavoro solo ed esclusivamente una questione di soldi".
Alla rabbia e all'indignazione dei sindacati si aggiunge il dolore delle famiglie dopo la richiesta di risarcimento shock. "E' come se mio marito fosse morto un'altra volta" dice Morena Sabatini, vedova di Maurizio Manili, titolare della ditta di impiantistica deceduto insieme ad altri tre operai nell'esplosione del 25 novembre 2006 alla Umbria Olii di Campello sul Clitunno. Gli operai morti lavoravano per una ditta esterna impegnata in interventi di manutenzione: per l'azienda che ha chiesto il risarcimento alle famiglie delle vittime, sarebbe stato un erroneo uso della fiamma ossidrica a provocare l'esplosione.
Nessun commento:
Posta un commento