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venerdì 12 giugno 2009

Europee a Caltagirone, vincitore assoluto il manifesto selvaggio

Ad ogni tornata elettorale la nostra città viene imbrattata dai manifesti elettorali abusivi. Si tratta di uno scempio, di una prepotenza e di una illegalità di fronte alla quale l’istituzione si appresta a divenire complice dei partiti e dei boss politici locali. L’articolo 8 della legge n. 212 del 4 aprile 1956, recante norme per la disciplina della propaganda elettorale, così recita: …….“Chiunque affigge stampati, giornali murali od altri, o manifesti di propaganda elettorale previsti dall’articolo 1 fuori degli appositi spazi è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 103,00 a euro 1.032,00″; inoltre ai sensi dell’articolo 294 del codice penale “chiunque con violenza, minaccia o inganno impedisce in tutto o in parte l’esercizio di un diritto politico, ovvero determina taluno a esercitarlo in senso difforme dalla sua volontà, è punito con la reclusione da uno a cinque anni”.

Malgrado ciò a Caltagirone, in questa tornata elettorale la quasi totalità degli spazi del servizio “Pubbliche affissioni” gestiti dai Comuni sono stati occupati da manifesti di partiti politici privi della autorizzazione conseguente al pagamento dei diritti di affissione, abbiamo verificato altresì, una esponenziale crescita del fenomeno dell’affissione di manifesti di propaganda politica al di fuori di qualsiasi spazio consentito, in particolare: cabine Telecom, cassonetti dei rifiuti, muri degli edifici, cabine elettriche, lamierato dei cantieri, etc.

Oramai da anni gli spazi di propaganda assegnati individualmente ai singoli partiti che vi partecipano, sono oggetto di sistematica affissione abusiva che impedisce, anche con la violenza, la prepotenza e le minacce, l’affissione di manifesti ai candidati ed ai partiti politici che si rifiutano di violare le leggi, penalizzando così solo determinati soggetti politici -chi vorrebbe rispettare le regole e non ha i soldi o comunque non vuole affiggere quotidianamente migliaia di nuovi manifesti per rendere visibile il suo messaggio elettorale- impedendo in questo modo ai cittadini di conoscere le diverse forze politiche e le proposte in campo.

Per quanto sopra detto si chiede di sapere:

• Se l’Amministrazione Comunale ha adempiuto ai propri doveri, di elevare le multe ai trasgressori e trasmettere alla procura della repubblica i relativi reati;
• A quanto ammonta il costo del servizio relativo agli oscuramenti effettuati dai vigili urbani dei manifesti abusivi;
• Se l’Amministrazione Comunale intende promuovere, come sempre fatto, il solito e beffardo condono affinché i prepotenti la facciano continuamente franca.

La legalità deve essere il principio ispiratore dell’azione politica di un’Amministrazione Comunale, attuato giornalmente nelle quotidiane azioni amministrative e divulgata a tutti, al fine di trasmettere ai componenti della nostra comunità, un principio e uno stile di vita.

La proposta di Rifondazione Comunista è la seguente:

si impogna ai partiti politici alle prossime tornate elettorali la consegna dei manifesti presso l' Ufficio Comunale preposto in un numero uguali agli spazi legali e consentiti, che verrano attaccati dal personale adetto del Comune;

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