Agricoltura, ritorna l'enfiteusi: il Prc dice no al balzello medievale
Maria Campese
Segreteria nazionale Prc
Resp.Area Territorio e Ambiente
Presentata nuovamente richiesta d' intervento in Via Cavallitti, ecco il testo della lettera:
Al Sig. Sindaco Comune di Caltagirone
All’ assessore all’ ambiente
Alla ditta Kalat Ambiente
All’ ufficio igiene pubblica Asl Caltagirone
Oggetto: RICHIESTA IMMENDIATA DI DISINFESTAZIONE VIA CAVALLITTI BIS
Con la presente, intendiamo denunciare la mancanza d' intervento e l' assoluta assenza di risposte positive in merito alla precedente richiesta firmata da più di 20 residenti e protocollata il 08-09-09 presso lo staff di gabinetto e avente il seguente N° 47929, la presente richiesta viene integrata con altre firme dei residenti, che denunciano l' assoluta mancanza delle minime condizioni igienico – sanitarie e le condizioni precarie della zona stessa, in quanto il ritardo o l' incuria dell' Amministrazione Comunale che non interviene peggiora la precedente situazione denunciata, anche in virtù delle recenti piogge, che hanno favorito la caduta di altri detriti e aumentato la presenza di erbe portatrici di zecche e pulci e creando un vero e proprio habitat naturale per i pericolosi e dannosi topi di fogna.
Riteniamo, scorretto il comportamento in atto alla nostra richiesta, reputiamo che i cittadini meritano rispetto e attenzione, la salvaguardia degli stessi deve essere punto cardine di ogni Sindaco e amministrazione, in particolar modo se versano in situazioni difficile e a limite della decenza, a nostro avviso l' indifferenza è una mancanza di rispetto.
Ribadiamo nuovamente, la richiesta di un intervento rapido e concreto, che consiste nella disinfestazione, derattizzazione, scerbatura e nella rimozione delle macerie, che tra l' altro favoriscono la trasformazione in discarica abusiva, non accettiamo ulteriore rinvii della problematica che va affrontata e risolta nel giro di pochi giorni, ci riserviamo nel caso di un riscontro negativo alle nostre legittime richieste di adire alle vie legali ed intraprendere assieme ai residenti le dovute iniziative del caso.
Alleghiamo alla presente ulteriori firme dei residenti e copia della precedente richiesta.
IL segretario del circolo
Gigi Cascone
COME NEL MEDIOEVO
PRINCIPI E FEUDI = ENFITEUSI = AGRICOLTORI IN GINOCCHIO
Da qualche mese sembra che il comune di Caltagirone si sia dotato di poteri magici, così come avveniva nelle fiabe, solo che nel nostro caso sembra non esistere il lieto fine anzi, la fine è sembra più brutta!!!
Scopriamo, infatti, che i terreni nel territorio di Caltagirone valgono oro quando risultano coltivati, e quindi si richiede agli agricoltori una cifra sproporzionata e improponibile per dei diritti da principato, se non sono coltivati si pensa bene di fare una bella discarica (sotto-sequestro, satura e inquinata) che verrà bonificata, grazie ai poteri magici del nostro comune, durante il conferimento dei rifiuti. Una vera bufala!!!
Non è una bufala, purtroppo, la situazione che sta mettendo in ginocchio gli agricoltori e le loro aziende agricole, ma anche semplici proprietari di fondi agricoli, in quanto dal cilindro magico, si è pensato bene ti tirar fuori una sorpresa datata 1800, si non è un errore si stampa, quando i cittadini venivano chiamati sudditi e i governanti Re o Principi, evidentemente si ha nostalgia di quel periodo, si tira fuori un termine ormai sconosciuto o quasi, “enfiteusi”, un diritto reale di godimento su cosa altrui che attribuisce al titolare (enfiteuta) lo stesso potere di godimento del fondo che spetta al proprietario, salvo l’obbligo di migliorare il fondo e di pagare al proprietario (concedente) un canone periodico che costituisce un onere reale, il canone era dapprima pagato in natura, successivamente consisteva nel pagamento (simbolico) di una cifra relativamente bassa.
Nel comune di Caltagirone questa cifra diventa esorbitante, e serve non per far valere un diritto ma per fare cassa. Perchè è solo questo il vero motivo della reintroduzione del canone enfiteutico.
Rifondazione Comunista, ritiene questo assolutamente inaccettabile, condanna il comportamento tenuto dal Comune e dal sindaco Pignataro, ritenendo scorretto il metodo con cui si è arrivati alla richiesta agli agricoltori, infatti, si è proceduti all' invio delle cartelle in cui si imponeva il pagamento, in tempi brevi, di cifre da sconsigliare ai deboli di cuore, e successivamente si sono avuti gli incontri con le categorie interessate. Sarebbe stato opportuno, a parer nostro, concertare prima e poi inviare i pagamenti.
Purtroppo questo atteggiamento ha radici lontane, infatti è figlio della squallida legge elettorale che rimette nelle mani di un singolo il potere di decidere sulla comunità e, di conseguenza, cancella qualsiasi forma di partecipazione democratica, di coinvolgimento delle comunità o delle parti interessate di volta in volta.
Insomma, si ritorna al vecchio sistema io ordino tu esegui, se poi si è dotati di un consiglio comunale inesistente, capace solo di lotte intestine e accordi velati o palesi per questioni che non attendono alla sfera del mandato elettorale il gioco è fatto, nessuna una voce di dissenso, nessun partito presente in consiglio (Rifondazione non è presente) si è realmente opposto a questo provvedimento, solo opposizione di facciata o da show man televisivo, ma politicamente, di concreto nulla si è visto.
In un momento di grave crisi economica, con gli agricoltori vittime del libero mercato, che vedono sempre di più abbassare i prezzi dei loro prodotti, l' Amministrazione avrebbe fatto bene ad ascoltare la loro posizione e prevedere un eventuale sostegno economico, affiancarli in battaglie per la difesa e la tutela del loro lavoro, invece di metterli ulteriormente in ginocchio con richieste assurde e ingiustificabili (se non solo per fare cassa), ma purtroppo il coinvolgimento democratico è venuto meno sia dal punto di vista politico che umano, tecnica abilmente messa in atto dai “grandi” partiti (PD-PDL) per cancellare le voci del dissenso in nome del potere.
Chiediamo al nostro Sindaco che fine ha fatto il Palazzo di cristallo o l' albero delle idee???
Per tutto questo, Rifondazione Comunista sostiene pienamente la battaglia degli agricoltori, dando solidarietà e partecipando a tutte le iniziative che si vorranno intraprendere, mettendo a disposizione i propri mezzi e la propria struttura organizzativa, riteniamo che l' Amministrazione Comunale, dovrebbe ritirare il provvedimento e porre un serio tavolo di discussione con le parti interessate, per trovare la giusta soluzione, che a nostro avviso, consiste nel pagamento di una cifra da concordare con le parti, facendo riferimento allo stato in cui versava il terreno al momento della concessione enfiteutica, tenendo conto dello stato attuale di grave crisi economica in cui versa il comparto agricolo, per poi procedere all' estinzione di un diritto medioevale, con l' affrancazione.