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martedì 6 ottobre 2009

Sit-in agricoltori contro enfiteusi, Rifondazione ci sarà!!

Giorno 9 Ottobre alle ore 9:00, davanti il Municipio, sit-in di protesta degli agricoltori per dire no alla controversia con il comune, in riferimento all' enfiteusi.

COME NEL MEDIOEVO

PRINCIPI E FEUDI = ENFITEUSI = AGRICOLTORI IN GINOCCHIO


Da qualche mese sembra che il comune di Caltagirone si sia dotato di poteri magici, così come avveniva nelle fiabe, solo che nel nostro caso sembra non esistere il lieto fine anzi, la fine è sembra più brutta!!!

Scopriamo, infatti, che i terreni nel territorio di Caltagirone valgono oro quando risultano coltivati, e quindi si richiede agli agricoltori una cifra sproporzionata e improponibile per dei diritti da principato, se non sono coltivati si pensa bene di fare una bella discarica (sotto-sequestro, satura e inquinata) che verrà bonificata, grazie ai poteri magici del nostro comune, durante il conferimento dei rifiuti. Una vera bufala!!!

Non è una bufala, purtroppo, la situazione che sta mettendo in ginocchio gli agricoltori e le loro aziende agricole, ma anche semplici proprietari di fondi agricoli, in quanto dal cilindro magico, si è pensato bene ti tirar fuori una sorpresa datata 1800, si non è un errore si stampa, quando i cittadini venivano chiamati sudditi e i governanti Re o Principi, evidentemente si ha nostalgia di quel periodo, si tira fuori un termine ormai sconosciuto o quasi, “enfiteusi”, un diritto reale di godimento su cosa altrui che attribuisce al titolare (enfiteuta) lo stesso potere di godimento del fondo che spetta al proprietario, salvo l’obbligo di migliorare il fondo e di pagare al proprietario (concedente) un canone periodico che costituisce un onere reale, il canone era dapprima pagato in natura, successivamente consisteva nel pagamento (simbolico) di una cifra relativamente bassa.

Nel comune di Caltagirone questa cifra diventa esorbitante, e serve non per far valere un diritto ma per fare cassa. Perchè è solo questo il vero motivo della reintroduzione del canone enfiteutico.

Rifondazione Comunista, ritiene questo assolutamente inaccettabile, condanna il comportamento tenuto dal Comune e dal sindaco Pignataro, ritenendo scorretto il metodo con cui si è arrivati alla richiesta agli agricoltori, infatti, si è proceduti all' invio delle cartelle in cui si imponeva il pagamento, in tempi brevi, di cifre da sconsigliare ai deboli di cuore, e successivamente si sono avuti gli incontri con le categorie interessate. Sarebbe stato opportuno, a parer nostro, concertare prima e poi inviare i pagamenti.

Purtroppo questo atteggiamento ha radici lontane, infatti è figlio della squallida legge elettorale che rimette nelle mani di un singolo il potere di decidere sulla comunità e, di conseguenza, cancella qualsiasi forma di partecipazione democratica, di coinvolgimento delle comunità o delle parti interessate di volta in volta.

Insomma, si ritorna al vecchio sistema io ordino tu esegui, se poi si è dotati di un consiglio comunale inesistente, capace solo di lotte intestine e accordi velati o palesi per questioni che non attendono alla sfera del mandato elettorale il gioco è fatto, nessuna una voce di dissenso, nessun partito presente in consiglio (Rifondazione non è presente) si è realmente opposto a questo provvedimento, solo opposizione di facciata o da show man televisivo, ma politicamente, di concreto nulla si è visto.

In un momento di grave crisi economica, con gli agricoltori vittime del libero mercato, che vedono sempre di più abbassare i prezzi dei loro prodotti, l' Amministrazione avrebbe fatto bene ad ascoltare la loro posizione e prevedere un eventuale sostegno economico, affiancarli in battaglie per la difesa e la tutela del loro lavoro, invece di metterli ulteriormente in ginocchio con richieste assurde e ingiustificabili (se non solo per fare cassa), ma purtroppo il coinvolgimento democratico è venuto meno sia dal punto di vista politico che umano, tecnica abilmente messa in atto dai “grandi” partiti (PD-PDL) per cancellare le voci del dissenso in nome del potere.

Chiediamo al nostro Sindaco che fine ha fatto il Palazzo di cristallo o l' albero delle idee???

Per tutto questo, Rifondazione Comunista sostiene pienamente la battaglia degli agricoltori, dando solidarietà e partecipando a tutte le iniziative che si vorranno intraprendere, mettendo a disposizione i propri mezzi e la propria struttura organizzativa, riteniamo che l' Amministrazione Comunale, dovrebbe ritirare il provvedimento e porre un serio tavolo di discussione con le parti interessate, per trovare la giusta soluzione, che a nostro avviso, consiste nel pagamento di una cifra da concordare con le parti, facendo riferimento allo stato in cui versava il terreno al momento della concessione enfiteutica, tenendo conto dello stato attuale di grave crisi economica in cui versa il comparto agricolo, per poi procedere all' estinzione di un diritto medioevale, con l' affrancazione.

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