I "dimenticati" di via Cavallitti dopo il dissesto solo l'abbandono
- Sabato 02 Luglio 2011 * Catania (Provincia),pagina 53
Nel centro storico di Caltagirone, gli abitanti di via Cavallitti e dei percorsi adiacenti protestano per il mancato avvio dei lavori di risanamento urbanistico e per le condizioni di degrado ambientale in cui versa la zona che, da due anni, fu sgomberata a seguito di crolli provocati da un rilevante dissesto idrogeologico. Il segretario di Prc, Gigi Cascone, che costituì un comitato spontaneo contrattacca: «Il degrado persiste e lamentiamo la mancanza di risposte e di attenzioni delle istituzioni competenti».
Dal Municipio rispondono che «è stato avviato l'iter delle gare d'appalto, che sfoceranno in due consistenti investimenti economici pari a oltre 2 milioni e 800 mila euro». Ai residenti queste rassicurazioni non bastano e rilanciano la questione, ponendola però sotto un aspetto igienico-ambientale.
«In due anni - dice la residente Raffaella Bizzini - notiamo erbe alte come arbusti, ratti a spasso e perfino alberi di fico nati spontaneamente. Tutto questo è degrado. Siamo stanchi di subire».
Lina Giuliano, altra residente, ripropone i problemi delle famiglie sgomberate: «Siamo stati sgomberati per sei mesi - dice - ma ne sono passati 18 e non abbiamo mai saputo quando potremo ritornare a casa. Oggi siamo evacuati e abbandonati».
Cuore pulsante del quartiere è una rivendita di tabacchi, uno dei pochi punti di riferimento commerciali, gestito da Salvatore Gulino: «I cittadini - dice - come pagano le tasse rivendicano i loro diritti. Vorremmo pure che fosse sistemata la zona come è giusto che sia, almeno in un paese civile».
L'ennesimo problema segnalato riguarda il pagamento dell'Ici. Alcuni ne chiedono l'esonero. «Siamo costretti a pagare l'Ici - dice Gaetana Primo, residente - per immobili che sono sì di nostra proprietà, ma che non possiamo né abitare, né fruire occasionalmente. Chiediamo quindi l'esonero del pagamento della tassa in deroga al regolamento». Su questa richiesta, dal Municipio hanno risposto: «La richiesta sarà oggetto di un'attenta valutazione, per verificarne la realizzabilità».
Un'ultima segnalazione riguarda la presenza di ratti: «Qui - dice Cinzia Bizzini - i topi proliferano e i gatti fanno andirivieni con i topi catturati».
L'assessore comunale alle Politiche ambientali, Enzo Stefano: «Sono stati effettuati più interventi di disinfestazione, sia ordinari che straordinari, oltre che di derattizzazione, ultima in via Favitta, pochi giorni fa. Se è necessario, siamo pronti a intervenire».
La questione è sollevata e sostenuta dagli esponenti di Prc: «La gente chiede chiarezza - dice il segretario Gigi Cascone - in ordine agli interventi da realizzare, ma vuole vivere in condizioni igieniche favorevoli e non più nel degrado».
Conclude l'assessore comunale ai Lavori pubblici, Mario Polizzi: «L'iter di due gare d'appalto è stato avviato, per due consistenti interventi: l'uno in via Cavallitti di 1,5 milioni di euro, per la riqualificazione urbana (erogato dal Dipartimento regionale alla Famiglia) e l'altro nella vicina via Pisciaro di 1 milione e 330 mila, per recupero immobili destinati a ospitare un centro polivalente per l'accoglienza di famiglie in condizioni di disagio. Attendiamo l'ultimo nullaosta dalla Regione per indire la gara. Abbiamo fatto tutto ciò che è di nostra competenza e torneremo a sollecitare la Regione per fare il più in fretta possibile».
Dal Municipio rispondono che «è stato avviato l'iter delle gare d'appalto, che sfoceranno in due consistenti investimenti economici pari a oltre 2 milioni e 800 mila euro». Ai residenti queste rassicurazioni non bastano e rilanciano la questione, ponendola però sotto un aspetto igienico-ambientale.
«In due anni - dice la residente Raffaella Bizzini - notiamo erbe alte come arbusti, ratti a spasso e perfino alberi di fico nati spontaneamente. Tutto questo è degrado. Siamo stanchi di subire».
Lina Giuliano, altra residente, ripropone i problemi delle famiglie sgomberate: «Siamo stati sgomberati per sei mesi - dice - ma ne sono passati 18 e non abbiamo mai saputo quando potremo ritornare a casa. Oggi siamo evacuati e abbandonati».
Cuore pulsante del quartiere è una rivendita di tabacchi, uno dei pochi punti di riferimento commerciali, gestito da Salvatore Gulino: «I cittadini - dice - come pagano le tasse rivendicano i loro diritti. Vorremmo pure che fosse sistemata la zona come è giusto che sia, almeno in un paese civile».
L'ennesimo problema segnalato riguarda il pagamento dell'Ici. Alcuni ne chiedono l'esonero. «Siamo costretti a pagare l'Ici - dice Gaetana Primo, residente - per immobili che sono sì di nostra proprietà, ma che non possiamo né abitare, né fruire occasionalmente. Chiediamo quindi l'esonero del pagamento della tassa in deroga al regolamento». Su questa richiesta, dal Municipio hanno risposto: «La richiesta sarà oggetto di un'attenta valutazione, per verificarne la realizzabilità».
Un'ultima segnalazione riguarda la presenza di ratti: «Qui - dice Cinzia Bizzini - i topi proliferano e i gatti fanno andirivieni con i topi catturati».
L'assessore comunale alle Politiche ambientali, Enzo Stefano: «Sono stati effettuati più interventi di disinfestazione, sia ordinari che straordinari, oltre che di derattizzazione, ultima in via Favitta, pochi giorni fa. Se è necessario, siamo pronti a intervenire».
La questione è sollevata e sostenuta dagli esponenti di Prc: «La gente chiede chiarezza - dice il segretario Gigi Cascone - in ordine agli interventi da realizzare, ma vuole vivere in condizioni igieniche favorevoli e non più nel degrado».
Conclude l'assessore comunale ai Lavori pubblici, Mario Polizzi: «L'iter di due gare d'appalto è stato avviato, per due consistenti interventi: l'uno in via Cavallitti di 1,5 milioni di euro, per la riqualificazione urbana (erogato dal Dipartimento regionale alla Famiglia) e l'altro nella vicina via Pisciaro di 1 milione e 330 mila, per recupero immobili destinati a ospitare un centro polivalente per l'accoglienza di famiglie in condizioni di disagio. Attendiamo l'ultimo nullaosta dalla Regione per indire la gara. Abbiamo fatto tutto ciò che è di nostra competenza e torneremo a sollecitare la Regione per fare il più in fretta possibile».
GIANFRANCO POLIZZI
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