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sabato 16 gennaio 2010

"Sutta u chianu", Rifondazione chiede l'intervento del Prefetto


comunicato stampa

Sembra non aver pace il quartiere "Sutta u chianu", stamane 16/01/2010 un ulteriore grave episodio di cedimento strutturale ha interessato il quartiere, stavolta nessun crollo, ma un cedimento della pavimentazione della Via Madonna del Ponte, con la formazione di una voragine di circa 1 metro di profondità, la via è attualmente in parte chiusa al transito, non però nella parte ceduta, essa era un importante percorso pedonale con la via cappuccini, sul posto si è recata la segreteria di Rifondazione Comunista, dopo che i residenti preoccupati dell'accaduto hanno avvisato la polizia municipale e gli stessi componenti del PRC, dal sopralluogo effettuato dai tecnici comunale e dalla polizia municipale, si è deciso di transennare una parte della via cappuccini e di chiudere definitivamente la via madonna del ponte, notevole il malumore e la rabbia dei residenti, in quanto dall'ultimo crollo di abitazioni avvenuto il 27/12/2009 e dal successivo sopralluogo del Sindaco e dei tecnici comunali, nessuna comunicazione è stata effettuata dall'amministrazione comunale, riteniamo grave e antidemocratico questa mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini in una situazione di tale gravità, gli enti istituzionali coinvolti, comune e regione, sono più occupate alle loro questioni di potere che alle vere emergenze ed esigenze dei cittadini, chiediamo a questo punto, l'intervento del Prefetto per poter stabilire colpe e responsabilità dei ritardi di inizio dei lavori previsti, non è accettabile il protrarsi di questa situazione che mette a serio rischio persone e abitazioni ancora integre costruite con anni di sacrificio e di duro lavoro, ribadiamo le nostre richieste tuttora senza alcuna risposta, di blocco tributi per gli sfollati della zona e di prevedere una sistemazione abitativa, per questo chiediamo l'inserimento degli sfollati nella lista delle case popolari nel pieno rispetto delle leggi che prossimamente verranno consegnate, facendo riferimento all'emergenza creatasi, noi continueremo la battaglia al fianco del comitato "Sutta u chianu" fin quando le nostre richieste che sono quel del comitato, non vengano soddisfatte in tempi rapidi e concreti, non vogliamo un'altra Giampillieri, è il nostro grido di protesta, ma constatiamo con rabbia e rammarico che gli enti preposti stanno aspettando forse che ci scappi il morto per poter intervenire?Adesso basta aspettare chi ha responsabilità agisca provvedendo alla totale messa in sicurezza e riqualificazione del quartiere "Sutta u chianu".

Comitato "Sutta u chianu"
Il segretario del circolo
Gigi Cascone

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