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domenica 1 gennaio 2012

Le nostre proposte per il cambiamento


Descrizione
Rifondazione Comunista, invita la città alla costruzione di un programma elettorale e partecipato per il cambiamento delle politiche amministrative attuate. Costruiamo insieme il cambiamento per un’altra Caltagirone possibile.

NOI VOGLIAMO

ACQUA PUBBLICA – BILANCIO PARTECIPATO – SI ALLA TIA NO ALLA TARSU - NO ALLE STRISCE BLU – NO ALLE PRIVATIZZAZIONI DI CIMITERO E MUSEI – VALORIZZAZIONE DEL CENTRO STORICO – BASTA CONSULENZE ESTERNE – RILANCIO SETTORE ARTIGIANALE E TURISTICO - DIFESA DEI BENI COMUNI – CITTA’ SOCIALE E ECO-SOLIDALE - LAVORO E GIOVANI RISORSA PRIMARIA

Durante l'assamblea pubblica,esporremo:
-Resoconto attività politiche Rifondazione nella città:
-Linee guida di programma per le amministrattive 2012;
-Presentazione candidato Sindaco;

Interverrano:

Gigi Cascone - Segr. PRC-Caltagirone
Valerio Marletta - Cons. Prov. CT PRC
Pierpaolo Montalto - Segr. Federazione CT PRC
Massimo Rossi . Portavoce nazionale Federazione della Sinistra

Durante il dibattito è necessario il tuo contributo e la tua partecipazione con idee, programmi, e tanta vogli di un'altra Caltagirone possibile!

martedì 22 novembre 2011

L'acqua non si tocca, è un diritto!

Le incompiute di Caltagirone, Rifondazione denuncia

L'area di Protezione civile è nel degrado. Collaudo ok, ma la consegna può attendere. La denuncia di Rifondazione.

  • Domenica 20 Novembre 2011
  • Catania (Provincia),
  • pagina 48

A Caltagirone l'area di Protezione civile di via Cristoforo Colombo sta subendo una strana metamorfosi: da area pubblica a «prateria», ma da destinare a pascolo. Dal Municipio rispondono che «è nell'interesse del Comune disporre di questo sito, che rappresenta uno snodo importante per la città, al fine di creare una struttura, da utilizzare per manifestazioni ed eventi di forte richiamo».
Intanto, cancelli aperti, illuminazione pubblica in tilt e, soprattutto, erbe infestanti alte quasi un metro.
A distanza di circa due anni dall'ultimazione dei lavori - costati 1 milione e 800mila euro - l'opera è rimasta nell'anonimato. Un anonimato che è ruotato, nel corso degli ultimi 20 mesi, attorno ad attese legate a collaudi e ultimazione di procedure, mentre di cerimonie d'inaugurazione nemmeno l'ombra.
L'assessore all'Urbanistica, Domenico Palazzo, precisa che «la colpa è della Protezione civile, che non avrebbe definito un adempimento» non meglio precisato e che il Comune è «in stretto contatto con la Protezione civile di Catania per rimuovere ogni causa ostativa all'auspicata consegna della struttura».
La problematica è stata sollevata ancora una volta dagli esponenti della segreteria cittadina di Rifondazione comunista (Prc). «Già lo scorso giugno - dichiara il segretario di Prc, Gigi Cascone - alle nostre ultime sollecitazioni, l'amministrazione comunale ha sempre fornito risposte aleatorie, non precisando mai se quest'opera pubblica sarebbe stata restituita alla collettività, o meno. A vederla, a dire il vero, sembra un'area da adibire a pascolo e non a fini di pubblica utilità, manco a dirlo, in caso di calamità».
In questo caso, l'assessore Palazzo ha assicurato che «a giorni, compatibilmente con le condizioni atmosferiche, sarà realizzato un consistente lavoro di scerbatura, per restituire decoro all'intero sito».
I riferimenti di Prc sono all'attuale mancato funzionamento dell'impianto d'illuminazione pubblica, che è caratterizzato da una e più torri faro e altri sistemi illuminanti, che sono tutti al buio. Il secondo aspetto posto in evidenza è che, già da tempo, non sono più presenti delle apposite colonnine, nelle quali erano allocati gli allacciamenti delle reti, idrica ed elettrica. «Le colonnine - risponde l'assessore Palazzo - sono state rimosse, in via precauzionale, al fine di evitare spiacevoli fenomeni di furto».
Le vicissitudini di quest'opera pubblica si trascinano ormai da circa otto anni. «Abbiamo sollecitato i Dipartimenti di protezione civile di Catania e Palermo - conclude l'assessore Palazzo - L'opera è stata collaudata. Stiamo definendo alcune procedure, ma manca un ultimo adempimento. Ci rendiamo conto che questa situazione ci impone di intervenire con un piano di pulizia straordinaria che sarà attuato a breve».
GIANFRANCO POLIZZI

domenica 2 ottobre 2011

Da area verde a .... distributore di benzina

Rifondazione comunista accusa: «Il Consiglio? Superficiale». Replica l'assessore Palazzo: «Scelta legittima»

  • Sabato 01 Ottobre 2011
  • Catania (Provincia),
  • pagina 50
Da area vincolata a verde sportivo a... prossima costruzione di una stazione di servizio di carburanti. Lo scenario di questo provvedimento - deliberato prima dal Consiglio comunale e dopo dall'Amministrazione - è uno spazio inutilizzato del tratto finale di via Madonna della Via, una zona centralissima della città, ad alta densità abitativa e commerciale. A denunciare questo stato di cose sono gli esponenti della segreteria cittadina di Rifondazione comunista (Prc) di Caltagirone. Alla base della polemica si pone, come unica contestazione, la scelta di sottrarre un'area urbana a fini prettamente sociali, per destinarla a un'attività commerciale a rischio. Quanto detto perché la stazione di servizio dovrebbe sorgere a ridosso di condomini residenziali e attività commerciali.
L'assessore comunale all'Urbanistica, Domenico Palazzo, nel suffragare «la piena legittimità degli atti adottati» ritiene che «alla luce delle nuove disposizioni della Finanziaria, i Comuni sono obbligati a reperire aree, per questa tipologia di servizi. In particolare per i distributori di carburante ricedenti nel centro storico che, secondo le norme, dovranno essere trasferiti».
Botta e risposta, dunque, per la futura costruzione di un'area di servizio, il cui importo a base d'asta consentirà al Comune d'introitare una somma pari a circa 500 mila euro. La stazione di servizio dovrà sorgere su di un'area, la cui superficie è di 4 mila 144 metri quadri.
«Non contestiamo la legittimità del provvedimento in senso stretto - dichiara il segretario di Prc, Gigi Cascone - bensì la superficialità, con cui il Consiglio comunale ha autorizzato, per di più all'unanimità, una decisione così importante. Il Consiglio, peraltro, è l'unico organo deputato al controllo ma, in questo caso temiamo che, forse, avrebbe dovuto richiamarsi a un precedente regolamento che, di fatto, vieta la costruzione di rifornimenti nel centro abitato».
Risponde l'assessore comunale all'Urbanistica, Domenico Palazzo: «Nel quadro della revisione del Prg e nel rispetto della legge, abbiamo scelto di utilizzare al meglio questo spazio, dotando quest'area di un importante servizio. Caltagirone, negli ultimi venti anni si è contraddistinta, per un graduale e costante incremento degli spazi verdi, nella misura, almeno del 10 per cento ogni anno». Il 20 ottobre ci sarà la gara d'appalto (metodo delle offerte segrete) per individuare il privato che dovrà acquisire l'area.

sabato 20 agosto 2011

La manovra di Rifondazione Comunista

Indignati a favore della patrimoniale

Noi sottoscritti cittadini italiani siamo indignati.
Il governo, con la scusa della crisi economica e della speculazione, vuole demolire lo stato sociale, i diritti dei lavoratori, la democrazia nel paese.
Il tutto per difendere privilegi e grandi ricchezze.

Noi proponiamo una politica economica rovesciata, a partire da:


Tassa sui grandi patrimoni al di sopra del milione di euro.
Lotta all'evasione fiscale, facendo pagare per intero le tasse a chi ha usato lo scudo fiscale
Dimezzare le spese militari. Basta con la guerra in Afghanistan e in Libia
Dimezzare gli stipendi delle caste e mettere un tetto agli stipendi dei manager
Le aziende che delocalizzano devono restituire i finanziamenti pubblici
Bloccare le grandi opere inutili come la TAV e il Ponte sullo
Stretto e usare quelle risorse per un grande piano di sviluppo delle energie alternative e di riassetto idrogeologico del territorio.



Clicca sul link sottostante per firmare la petizione:

http://www.petizionionline.it/petizione/indignati-a-favore-della-patrimoniale/4941

venerdì 19 agosto 2011

Pista ciclabile, la denuncia di Rifondazione

Servizio tg videomeditteraneo

http://youtu.be/DbMJ4YiEX4Q

Pista ciclabile, chi l'ha vista?

Caltagirone. Il percorso riservato ai ciclisti invaso da cumuli di immondizia

Benvenuti nella pista dei rifiuti

  • Giovedì 18 Agosto 2011 . Catania (Provincia), pagina 42


La pista ciclabile Caltagirone - San Michele di Ganzaria è rimasta abbandonata nel degrado. Un degrado lungo circa 10 km. Ai rifiuti, mobili, suppellettili posti all'ingresso, fanno da contorno siringhe e micro discariche di pneumatici dismessi. Il problema di fondo è che la struttura è indicata nelle guide turistiche.
Turisti e cicloamatori, specie del Nord Italia, appena giunti, fanno marcia indietro e tornano da dove sono venuti. Un pessimo biglietto da visita, peraltro suffragato da commenti ovvi e immaginabili. Come se non bastasse, la struttura esistente è stata dichiarata ammissibile a finanziamento di 3 milioni di euro, per realizzare un nuovo tratto: dal centro abitato di Caltagirone sino all'attuale ingresso di località Salvatorello. Da qui la denuncia politica degli esponenti di Rifondazione comunista (Prc).
«L'opera, finanziata a suo tempo con i Patti territoriali costò allora 4 milioni di euro - dichiara il segretario di Prc, Gigi Cascone -. Oggi ci chiediamo che senso ha inserire questa pista impraticabile nelle guide turistiche. E poi come s'intende gestire questo secondo finanziamento di altri 3 milioni, per realizzarne un nuovo tratto. Questo è spreco di denaro pubblico. Pertanto, chiediamo all'ente erogatore dei fondi di vigilare sull'utilizzo degli stessi».
Inoltre la pista passa su un ponte che, ai profani, appare pericolante e non esistono nemmeno barriere protettive nei tratti in cui sono presenti dirupi. Dal Municipio di Caltagirone hanno risposto che «il nuovo finanziamento rientra nell'ambito dei fondi Por 2007-2013» e che «il Comune di S. Michele di Ganzaria ha presentato ricorso, perché non ammesso a finanziamento». Va aggiunto che è stato, però, finanziato anche un tratto, da S. Michele a Piazza Armerina, da realizzare ex novo.

GIANFRANCO POLIZZI

venerdì 22 luglio 2011

IL DECLINO DI CALTAGIRONE

Il declino di Caltagirone

L’amministrazione Pignataro nuoce gravemente ai cittadini, producendo queste politiche fallimentari:

· CIMITERO: Con la privatizzazione le tariffe sono aumentate in maniera spropositata, il costo dei loculi è tra i più alti d’Italia, la gestione privata ha portato ad un vero e proprio monopolio del “caro estinto”, escludendo le maestranze locali;

· SPAZZATURA: Nonostante l’attivazione della raccolta differenziata non si applica la TIA, le bollette sono tra le più care d’Italia, mancano le isole ecologiche, senza nessun ritorno in bolletta per i cittadini, gli anziani sono sempre i più colpiti;

· ACQUA: Dopo il Si al referendum, la SIE continua in maniera illegittima ad inviare bollette ai cittadini, il sindaco in qualità di vice-presidente dell’Ato acque continua a difendere la privatizzazione, l’acquedotto è un colabrodo così come le reti fognarie del centro storico, le tariffe sono altissime e si paga pure l’aria;

· LAVORO: La principale attività della nostra città, la ceramica, è al collasso, molte botteghe chiudono, altre lo faranno, centinaia di posti di lavoro sono a rischio, così come tutto il settore artigianale, l’amministrazione in questi anni ha abbandonato le politiche del lavoro;

· STRISCE BLU: Ormai sono ovunque, nonostante la loro illegittimità, un altro balzello nei confronti del cittadino, inaccettabile quelle poste senza alcun vincolo nelle vicinanze di ospedale e pubblici uffici;

· PRIVATIZZAZIONI: Musei che seguono logiche di profitto e non bene pubblico della città; attività sportive solo a pagamento negando spazi di libero accesso ai cittadini; parcheggio S.Stefano opera “necessaria” e “condivisa” per la chiusura del centro storico, costruito per scopi commerciali e non di servizio alla città ; storiche strutture assistenziali “pubbliche” come l’IPAB condannate ad una lenta agonia per favorire il settore dell’assistenza privata.

· VIABILITA’ e STRADE: Pessime condizioni delle principali arterie stradali vedi le circonvallazioni, le strade di collegamento della città completamente abbandonate, piene di buche e erbacce, il piano del traffico tanto esaltato non viene attuato, trasporti pubblici inefficienti;

· VERDE PUBBLICO: La villa comunale fiore all’occhiello della nostra città è nel degrado, nonostante il lavoro profuso dai nostri giardinieri, vialetti inaccessibili, la caratteristica pavimentazione (cuticchie) è stata barbaramente asfaltata, la mancanza di attenzione l’ha trasformata in un luogo estraneo alla città, chiudendo anche gli spazi per i bambini;

Siamo stanchi di tutto questo è ora di dire BASTA, noi abbiamo una visione diversa rispetto all’attuale amministrazione e a questo consiglio comunale, sordi alle necessità e alle problematiche della città, auguriamo buone vacanze ai nostri concittadini, al ritorno, insieme a chi vuole cambiare lo stato attuale delle cose, costruiamo l’idea di un’altra Caltagirone possibile all’ attuale amministrazione e ai partiti che la sostengono (PD-SEL-IDV-PSI-PDL).

PIGNATARO DIMETTITI

Un’altra Caltagirone è possibile