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mercoledì 4 novembre 2009

Enfiteusi, Rifondazione e CIA occupano il comune

AGRICOLTORI IN RIVOLTA CONTRO L' ENFITEUSI

In merito alla questione enfiteusi, scoppiata nel comune di Caltagirone, dove l' amministrazione riesumando un balzello medioevale, chiede agli agricoltori di pagare delle cifre ritenute esose per l' acquisto dei terreni concessi in enfiteusi, il circolo del PRC ha da subito preso posizione contraria al provvedimento, che rischia seriamente di mettere in ginocchio gli agricoltori per tappare un buco di bilancio, come sempre la crisi la deve pagare il lavoratore.

In data 28/10/2009 si è svolto il consiglio comunale dove alcuni consiglieri chiedevano di rinegoziare le tariffe venendo incontro alle richieste degli agricoltori, durante il consiglio non sono mancati momenti di tensione, in quanto l' amministrazione e gli altri consiglieri hanno fatto di tutto per far stancare gli agricoltori, rinviando di ora in ora la decisione, si pensa che la decisione finale è stata presa alle 2.45, sei ore dopo la convocazione del consiglio, l' odg presentato in difesa degli agricoltori è stato bocciato dal Pd, Pdl, Sinistra e Libertà, Udc e altri consiglieri autonomisti ed in aula la tensione è aumentata con gli agricoltori infuriati al grido “VERGOGNA” si è cosi deciso l' occupazione del comune, che ha visto la folta presenza degli agricoltori, l' occupazione è stata lanciata dal PRC e dalla CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) favorevole all' occupazione solo alcuni consiglieri MPA, si è cosi deciso durante l' occupazione di riunirci in assemblea permanente, dove si è discusso della crisi in generale e di come il presidente della regione non stia attuando le dovute misure per difendere gli agricoltori in questo periodo di grave crisi, del prezzo del grano sempre più basso, dell' attacco alla qualità dei prodotti che il liberismo sta portando, le promesse non mantenute da Lombardo e del ministro Zaia, facendo emergere la contraddizione dell' Mpa solidale alla battaglia ma non capace di dare risposta alle promesse, siamo cosi diventati interlocutori politici pur non avendo alcuna possibilità d' intervento nel consiglio comunale, non avendo alcun consigliere, abbiamo deciso di comune accordo di stilare un programma d' emergenza agricolture che presenteremmo all' amministrazione e che di sicuro verrà inserito nel nostro futuro programma elettorale, chiesto dagli stessi agricoltori facendo emergere palesemente l' incapacità politica con cui i governi nazionale e regionale, stanno affrontando la crisi.

L' occupazione è durata 3 giorni ed è stata sospesa temporaneamente in attesa dell' esito che verrà fuori da un incontro convocato in prefettura, infatti in tarda serata del terzo giorno di occupazione, è giunta comunicazione dal prefetto, abbiamo cosi deciso di rimuovere l' occupazione e gli striscioni.

Attendiamo e non abbassiamo la guardia pronti a iniziative più forti pur di difendere il diritto al lavoro degli agricoltori sempre più messi in ginocchio dalle incapacità dei governi nazionali e regionali ad affrontare la crisi non da meno il nostro comune che partecipa alla distruzione del mondo agricolo.

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